Gricignano ricorda Francesco

La Pro Loco di Gricignano tiene a battesimo, Domenica 12 Dicembre 2021, un evento composito che il titolo “Gricigniano ricorda Francesco” stenta a contenere e che comprende ben cinque momenti diversi. A partire dalle ore 15,30 saranno scoperti i dieci pannelli del percorso “La via di Francesco in Valtiberina” in nove scene, più cartello indicatore, rappresentanti la vita di San Francesco, posizionati lungo Via Giuseppe Di Vittorio. Le scene, su appositi pannelli muniti di legenda in italiano e inglese, rappresentano vari momenti della vita del Santo nel territorio che da La Verna, passando per la Valtiberina, giunge fino a Greccio; le opere sono state realizzate appositamente da nove autori tutti residenti in Valtiberina. Joy Stafford Boncompagni ha ritratto Francesco a Montauto, Annamaria Veccia il Presepe a Greccio, Donatella Zanchi la visita del Santo a Montecasale, Andrea Ciotti la visita a Cerbaiolo, Alfiero Coleschi la scena delle Stigmati a La Verna, Michele Foni Francesco di fronte al Duomo di Sansepolcro, Pino Nania il miracolo della sorgente fatta sgorgare a Caprese Michelangelo, Giulio Perisci la Croce di legno ad Anghiari, Maurizio Rapiti l’incontro con il malato a San Lazzaro di Sansepolcro.
Contestualmente sarà presentato il restauro dell’antica Croce, ricollocata nell’edicola a cui apparteneva, che una recente ricerca di archivio ha riconosciuta come eretta dal predicatore Baldassarre Audiberti (1760-1852) nella prima metà del XIX secolo. La croce si aggiunge alla lunga serie, già documentata, soprattutto nel territorio de l’Amiata, la Maremma grossetana, la Lucchesia, la Valdichiana e altri territori. L’importante scoperta colloca a Gricignano un’opera particolarmente significativa anche per la figura del predicatore Baldassarre Audiberti che secondo alcuni potrebbe essere stato un ex ufficiale napoleonico che aveva partecipato, in Francia, alla decisione di far ghigliottinare il re Luigi XVI.
Nello stesso orario saranno aperte anche le porte della Ex Scuola Elementare al cui primo piano sarà tenuta a battesimo la quinta tappa della collettiva della Compagnia Artisti di Sansepolcro intitolata “L’Ecologia – Il Cantico delle creature: la sacralità della natura e la nascita della moderna cultura ecologista”. Si tratta di circa 130 tele di 50 cm per 50 cm e alcune sculture di artisti soprattutto del territorio ampio che da Firenze e Arezzo giunge fino a Città di Castello passando per Sansepolcro ma sono da segnalare una importante presenza di autori della Provincia di Ravenna soprattutto appartenneti all’Associazione Artej-Ritagli d’Arte di Russi. La Mostra, nata con la collaborazione della Pro Loco La Verna è stata nella Podesteria di Michelangelo a Chiusi della Verna, nella Sala del Pozzo del Santuario de La Verna, nella Galleria dell’Associazione Franco Alessandrini a Sansepolcro e nell’ex Chiesa in Albis di Piazza Farini, a Russi di Ravenna. Aperta poi anche la visita al Presepe Natalizio, negli spazi di fronte alla Chiesa di San Biagio, recentemente restaurato e arricchito di nuovi elementi e caratteristiche; la versione di quest’anno è intitolata “Gesù, Giuseppe e Maria. Ripartiamo dalla Famiglia che ha cambiata la storia”.
Infine alle ore 17,00 il Cantico delle creature sarà interpretato da Giancarlo Baglioni, attore ben noto nel territorio della Vatiberina, nel giardino antistante alla ex Scuola elementare nel corso di una rappresentazione che si avvarrà di una speciale videoproiezione. Le parole del cantico finiranno per rappresentare il filo conduttore di un evento caleidoscopico che si conferma essere nato su un cammino in cui la presenza di Francesco è e sarà sempre determinante.
Annunciata la presenza all’inaugurazione di vari sindaci della Valtiberina ed anche dei sindaci di Greccio, di Chiusi della Verna, oltre che del Padre Guardiano della Verna, del Guardiano di Cerbaiolo e del Consigliere Regionale toscano.

La fruizione dei vari momenti avverrà nel preciso rispetto delle normative sanitarie vigenti.

Il progetto è stato reso possibile grazie al contributo di Bellumore di Roberto Dell’Omarino e la Ditta Giorni Aldo. In particolare il recupero dell’edicola con la croce di baldassarre si deve ad Aboca erbe.

Inaugurazione del percorso “La via di francesco in Valtiberina” in nove scene rappresentanti la vita di San Francesco. Le scene posizionate lungo via Giuseppe Di Vittorio, su appositi pannelli muniti di legenda in italiano e inglese, rappresentano vari momenti della vita del Santo nel territorio che da La Verna passando per la Valtiberina giunge fino a Greccio. Le opere sono state realizzate appositamente da nove autori tutti residenti in Valtiberina. Joy Stafford Boncompagni ha ritratto Francesco a Montauto, Annamaria Veccia il Presepe a Greccio, Donatella Zanchi la visita del Santo a Montecasale, Andrea Ciotti la visita a Cerbaiolo, Alfiero Coleschi la scena delle Stigmati a La Verna, Michele Foni un serafico Francesco di fronte al Duomo di Sansepolcro, Pino Nania il miracolo della sorgente fatta sgorgare a Caprese Michelangelo, Giulio Perisci la Croce di legno ad Anghiari, Maurizio Rapiti l’incontro con il malato a San Lazzaro di Sansepolcro. Ogni pannello, in tutto dieci essendocene anche uno riassuntivo, è coperto da apposita tettoia ed è concepito come un punto sosta per pellegrini, viandanti e curiosi che vi potranno leggere un riassunto visivo della storia di francesco nel nostro territorio.

In questa occasione sarà aperta la visita al Presepe Natalizio, negli spazi di fronte alla Chiesa di San Biagio, recentemente restaurato e arricchito di nuovi elementi e caratteristiche; la versione di quest’anno intitolata “Gesù, Giuseppe e Maria. Ripartiamo dalla Famiglia che ha cambiata la storia” si basa nell’impianto della tradizione cosi come i numerosi visitatori vedono da qualche anno. Il presepe è il risultato del lavoro di uno specifico ed appassionato comitato che appartiene alla Pro Loco di Gricignano che si dedica da anni anche ad un più raro presepe pasquale, posizionato al piano terra della Ex Scuola, primo in Italia, che ha ottenuta l’attenzione di mezzi di comunicazione nazionali; è apparso anche su l’Avvenire su un articolo a cura della giornalista Romina Gobbo. La Pro Loco con i suoi presepi fa parte dell’Associazione Terre di Presepi.

La collettiva della Compagnia Artisti di Sansepolcro è intitolata all’ecologia e il titolo è “L’Ecologia – Il Cantico delle creature: la sacralità della natura e la nascita della moderna cultura ecologista”. Si tratta di circa 130 tele di 50 cm per 50 cm e alcune sculture di artisti soprattutto del territorio ampio che da Firenze e Arezzo giunge fino a Città di Castello passando per Sansepolcro ma sono da segnalare una importante presenza di autori della Provincia di Ravenna soprattutto apaprtenneti all’Associazione Artej-Ritagli d’Arte di Russi. Da sottolineare la presenza, tra le altre, anche di un’opera dell’Artista Franco Alessandrini originario di Sansepolcro ma residente a New Orleans in Louisiana. Presenti anche autori di altre città italiane che vanno da Rimini fino ad Alcamo, nell’estrema punta occidentale della Sicilia. Gli artisti con le tecniche più diverse hanno presentati ragionamenti non solo sull’unico concetto di “sacro” ma su come questo sia radicato anche nella cultura ecologista, soprattutto dopo che Giovanni Paolo II, con la bolla pontificia del 6 aprile 1980 ha dichiarato San Francesco patrono dei cultori dell’ecologia, rispondendo alla richiesta inoltrata dalla Società Internazionale degli Ecologisti. Il Cantico delle creature, infatti, è considerato da un gran numero di ecologisti lo scenario ideale in cui collocare l’impegno dell’uomo post-moderno per garantire la sopravvivenza del pianeta, compromessa dalle minacce provocate dalla stessa sopraffazione e manipolazione della natura. La lettura del Cantico di San Francesco è stato il viatico per realizzare immagini che parlano di sacro, di ambiente, degli elementi che vanno preservati. Gli autori presentano soggetti religiosi collegati all’iconografia del Santo, soggetti paesaggistici, anche collegati a Chiusi della Verna, a La Verna, a Assisi o agli altri luoghi di Francesco, e soggetti che descrivono il drammatico cammino dei tempi moderni in cui l’uomo non si è ancora accorto di bruciare il terreno che calpesta. In questo senso la mostra finisce per rappresentare il cammino francescano sia fisico che ideale. Utilizzati tutti i linguaggi, reali, surreali ed anche astratti. La Mostra, nata con la collaborazione della Pro Loco La Verna è stata inaugurata nella Podesteria di Michelangelo a Chiusi della Verna, nella Sala del Pozzo del Santuario de La Verna, nella Galleria dell’Associazione Franco Alessandrini a Sansepolcro e nell’ex Chiesa in Albis di Piazza Farini, a Russi di Ravenna. Già previste tappe dell’evento a Umbertide e Assisi.

Sarà ricollocata nell’edicola a cui apparteneva la croce che una recente ricerca di archivio ha riconosciuta come eretta dal predicatore Baldassarre Audiberti (1760-1852) nella prima metà del XIX secolo. Si tratta di una croce devozionale, appartenente alla serie note semplicemente come croci di Baldassarre, con i simboli della Passione: lancia, canna con spugna, chiodi, martello, tenaglie ed anche scala, ecc, più diffuse in località sparse del Monte Amiata.
L’edicola ricade nella pertinenza della Villa della famiglia Collacchioni che ospitò il pellegrino, per questo grato alla comunità di Gricignano.
Baldassarre Audiberti anche detto il Buon Uomo, il Santo delle Croci o Baldassarre da Vercelli, comparve nel centro Italia già nella sua maturità e la sua identità è rimasta, in parte, misteriosa in seguito alla sua ritrosia a comunicare la sua origine. Questo ha portato alcuni storici ad ipotizzare che si trattasse di un ex ufficiale napoleonico che aveva partecipato, in Francia, alla decisione di far ghigliottinare il re Luigi XVI; altri sostengono che si tratterebbe di un ex vescovo francese sempre implicato nella morte del re.
La croce si aggiunge alla lunga serie, già documentata, su l’Amiata, il Cetona, il Valdarno Superiore, l’area fra Prato e Pistoia, l’area fra Pisa e Volterra, la Valdichiana, i dintorni di Siena, il Casentino, la Valtiberina, i dintorni di Fiesole, la zona di Lastra a Signa, la Maremma grossetana, in Lucchesia e altri territori. L’altra croce presente in valtiberina, purtroppo scomparsa si trovava in località Campalla di Anhghiari. La presenza di queste croci è anche testimoniata da toponimi come “la Croce di Baldassarre” e “la Fonte di Baldassarre” a Fabbrica di Peccioli (PI), fatta scaturire, si dice, proprio dal Pellegrino.

Il Cantico delle creature interpretato da Giancarlo Baglioni. Attore ben noto anche per la sua partecipazione a numerose commedie del Teatro locale, ha partecipato in veste di interprete e lettore e presentazioni di libri e a trasmissioni televisive nelle emittenti locali del territorio della Valtiberina, porta da anni l’ottava rima in piazza Torre di Berta in occasione del Palio dei rioni che si dispura tradizionalmente tra Porta Fiorentina e Porta Romana. Il celebre Cantico sarà declamato dal giardino antistante alla ex Scuola elementare nel corso di una rappresentazione che si avvarrà di una speciale videoproiezione.

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